Per tutte le auto elettriche di oggi, la guida in autostrada, soprattutto a velocità più elevate, consuma la batteria a una velocità vertiginosa. Tuttavia, la Fiat è riuscita a fare in modo che il suo “cinquecento” elettrico non consumasse energia durante la guida.

Mobile perpetuo inventato? In ogni caso. Sia l’auto che la strada sono adattate per la ricarica induttiva durante la guida. La tecnologia si chiama Dynamic Wireless Power Transfer (DWPT).

Su un tratto di strada in un’area di prova chiusa a Chiari, in Italia, le bobine di induzione sono immagazzinate nell’asfalto, che inviano energia alle auto prototipo dotate di ricevitori di questa energia.

L’energia va direttamente ai motori elettrici, non alla batteria, il che significa che i veicoli non consumano l’energia immagazzinata nelle batterie. L’efficienza di tale trasferimento di energia è paragonabile a quella di una ricarica rapida con uno standard convenzionale. Per perdite minori, il sistema funziona con corrente continua.

L’obiettivo, ovviamente, è ottenere una maggiore durata della batteria riducendo la frequenza di ricarica rapida, la capacità di fornire alle auto batterie più piccole, e quindi più economiche e leggere, e sopprimendo la paura del sottosterzo.

I test hanno dimostrato che il campo magnetico a bordo dell’auto non è un problema. E poiché non ci sono elementi metallici visibili, è sicuro attraversare normalmente.

“Il nostro piano strategico a lungo termine, Dare Forward 2030, si basa sulla premessa di portare tecnologie avanzate per la libertà di mobilità per tutti e questo progetto è al centro di dove stiamo andando come azienda”, ha affermato Anne-Lise Richard , capo della business unit globale di mobilità elettrica del Gruppo Stellantis.